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Un giorno ho iniziato a scrivere...
Come? Quando? Non lo so, non mi ricordo. La prima volta che mi hanno
chiesto di scrivere qualcosa per un libro, è stato all'incirca come fare
una ricerca per la scuola, una tesina per l'università. D'altra parte
gli argomenti erano quelli: flora, fauna, ambiente, territorio. Poi ci sono stati gli articoli
di itinerari in bicicletta, ma c'era poco di "veramente mio", lì dentro.
Qualche altro articolo dove potevo scrivere accenni di mie impressioni,
ma...
Le mie opere, per adesso, sono queste.
Anche
il primo libro è stato una ricerca: in archivio, poi le interviste con le
persone, una collezione di ricette (200 dolci a base di mele), tutto dedicato al
mondo delle mele, di cui il mio paese, Cumiana, era un po' una "capitale" tra il
1800 e la prima metà del '900. Con quest'opera sono andata alla ricerca delle
mie radici, perchè i miei nonni e bisnonni erano commercianti di frutta,
traformatisi poi in produttori/venditori. Da bambina passavo i pomeriggi di
settembre/ottobre nei frutteti a dare una mano a travasare le mele dalle ceste
alle cassette... e poi rosicchiavo le mele profumate, appena dopo la raccolta.
Osservando la mamma che trasformava quelle "di scarto" in torte, ho preso la
passione per la cucina e, con il tempo, i fornelli (ed il forno) sono diventati
di mio dominio! Non solo torte di mele... ma in questo libro trovate 200 modi
per trasformare questo frutto "universale" in tanti dolci diversi, adatti a
tutte le stagioni. Altro che merendine confezionate!!
"Pum Pien. Viaggio nella storia
della frutticoltura pinerolese con i frutasè di Cumiana. 200 ricette di
dolci a base di mele" Alzani Editore 2002, 16 euro
Poi, nel 2006, sono usciti
contemporaneamente due libri con la mia firma. A dire il vero, "Dove vai
pastore?" è nato
prima. La sua storia è lunga ed in un certo senso continua ancora oggi. Era il
2003 ed ero impegnata nel censimento degli alpeggi delle Province di Torino e
Cuneo. Tra le valli alpine, io quell'anno avevo scelto la Val Chisone e
Germanasca, la Valchiusella e la Val Pesio. Fu proprio in Val Germanasca che
incontrai un pastore... Capelli biondi, occhi azzurro-cielo, pelle bruciata dal
sole, sotto un larice mi parlò per la prima volta del "pascolo vagante",
dicendomi che le sue pecore non avevano mai visto una stalla e, d'inverno, non
aveva una residenza fissa per i suoi animali. Anche i miei colleghi, al primo
incontro per fare il punto sul lavoro, mi dissero che avevano incontrato altri
di questi pastori vaganti. "Hanno greggi con centinaia, anche 1000-1500 pecore,
e si spostano sempre in giro per il Piemonte." Forse fu l'idea del nomadismo,
forse fu il senso di libertà. Non so come mai, ma un piccolo seme mise radici
nel mio cervello e rimase lì per tutto l'anno. L'estate dopo tornai lassù in
bici, per incontrare quel primo pastore. Ebbi fortuna, lo trovai ed iniziammo a
parlare come se avessimo interrotto il discorso il giorno prima e non fosse
passato, nel frattempo, un anno. Fu lassù, sotto il sole dell'alta Val
Germanasca, che il seme dell'idea di questo libro germogliò e decisi, terminata
la seconda stagione di censimento, di mettermi sulle tracce dei pastori vaganti.
E così
iniziarono
i lunghi cammini alla ricerca dei pastori, le transumanze, le fredde giornate
invernali, e poi l'erba che ricominciava a crescere in primavera, la tosatura e
nuove transumanze verso i monti. Incontrai pastori giovani, famiglie di pastori,
ascoltai racconti interminabili, fui anche vittima dei loro scherzi, qualche
volta dovetti cercare di separare le storie inventate da quelle vere. Pensavo di
intervistare tutti i pastori vaganti piemontesi, ma poi mi resi conto che erano
tanti, troppi per questo libro e per le mie possibilità. Alla fine del 2005 misi
allora il punto conclusivo all'ultima intervista. Qualche pastore l'avevo
seguito per quasi un anno e mezzo (come lui, il primo, Il Pastore senza nome,
quello che non vuole pubblicità), altri li avevo intervistati brevemente per
poche ore, perchè il viaggio per raggiungerli era stato lungo. Storie simili e
tuttavia differenti, che capitolo dopo capitolo compongono questo libro. Come
fare a pubblicarlo? E' stato difficile, sono andata fino ad Asiago per conoscere
le persone giuste che mi hanno fatta arrivare all'Editore giusto... E adesso il
libro c'è e le sue storie continuano anche nel
blog, oltre che nella mia vita.
Perchè, per tanti motivi, non sono più riuscita a lasciare questo mondo e, che
io le stia cercando o che mi stia recando casualmente da qualche parte, mi
capita spesso di scorgere greggi nella campagna, lungo la mia strada.
"Dove vai pastore?
Pascolo vagante e transumanza nelle Alpi Occidentali agli albori del XXI
secolo". Priuli&Velucca Editori 2006. 27,50 euro
Nel
frattempo, mentre cercavo chi mi potesse aiutare a pubblicare "Dove vai
pastore?", la Regione Piemonte mi ha proposto "Vita d'Alpeggio". O meglio, mi ha
chiesto se mi sarebbe interessato scrivere un libro sugli alpeggi, un'opera a
360° su questo mondo: margari, pastori, animali, aspetti del lavoro e della vita
quotidiana, produzioni casearie, passato, presente e futuro. La sfida era
allettante ed avrei avuto la possibilità di spendere un'intera estate tra le
valli del Cuneese e Torinese, a scattare foto ed intervistare i protagonisti.
Non più domande tecniche come durante il censimento, ma vere e proprie
chiacchierate. Alla fine decisi di lasciare le interviste nel testo, per non far
perdere quella spontaneità caratteristica del mondo dell'alpeggio. I miei amici
pastori fanno capolino qua e là, tra una transumanza ed una considerazione sulla
razza più resistente. Ma a parlare ci sono proprio tutti, dai bambini agli
anziani: chi si lamenta, chi non può desiderare niente di meglio che non quella
baita lassù, sospesa contro il cielo. Lo scopo del libro? Far conoscere gli
alpeggi piemontesi e le loro produzioni casearie, invogliare il lettore ad
andare alla scoperta di questa realtà, ma anche (come diceva Marilena) "dare
una dignità a questo mestiere". Spero di esserci riuscita, in qualche modo,
a soddisfare tutti gli obiettivi (quelli dei miei committenti, le richieste
degli intervistati e le mie idee, maturate a poco a poco durante quell'estate
sui monti).
"Vita d'alpeggio.
Cultura, tradizioni e prodotti dalla Valle Tanaro alle valli del Canavese". Blu
Edizioni 2006. 16,00 euro
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Siamo arrivati al terzo libro che ha a che
fare con il mondo dell'allevamento, della pastorizia e dell'alpeggio. Nato per
caso, con una lunga e travagliata vicenda alle spalle, alla fine l'ho fatto
uscire "in proprio", quindi non lo si trova in vendita nei negozi e nelle
librerie, ma solo QUI, dove potete
anche leggere via via i commenti di chi l'ha già letto, sapere dove lo
presenterò, ecc, ecc, ecc... E' la mia prima opera di narrativa, anche se a dire
la verità i racconti sono una via di mezzo tra la narrazione ed il saggio. Il
tema di fondo è il comportamento animale, ma non solo. Non a caso, il
sottotitolo recita "Storie di animali, allevatori e montagna". Con l'aiuto di un
centinaio di foto a colori, si va a scoprire perchè l'asino è un animale
intelligente, a volte anche più del padrone, e cosa accade quando una pecora fa
di testa sua. Come si comporta la vacca nel momento del parto, come si sceglie
un buon cane da pastore e cosa accade quando un gregge è attaccato dai lupi. Ma
si parla anche dei tempi in cui le vacche erano (anche) animali da lavoro e come
si curava la montagna quando ogni piccolo spazio era importante per l'economia
di sussistenza ed il letame era una cosa preziosa. Incontri tra escursionisti e
pastori, margari che leggono le previsioni del tempo osservando le loro bestie e
bambini che spiegano ai "grandi" i fatti della vita... Tutto questo e molto
altro ancora.
"Intelligente come
un asino, intraprendente come una pecora. Storie di animali, allevatori e
montagna". L'Artistica Editrice 2009. 16,00 euro - LIBRO ESAURITO!!!!!
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Il quarto libro è di nuovo un saggio.
Accantonata la narrativa, grazie ad un suggerimento casuale da parte di un
giovane appassionato di allevamento, inizio a raccogliere materiale
intervistando giovani tra i 15 ed i 30 anni che hanno scelto l'allevamento di
capre, pecore e/o vacche come fonte di sostentamento o anche solo semplice
hobby. Progetti, sogni, difficoltà e soddisfazioni... Perchè di questo lavoro
piace tutto, anche togliere il letame nella stalla o passare una giornata al
pascolo sotto la pioggia, sempre in nome della grande passione per gli animali.
Oltre 70 interviste raccolte direttamente tra ragazzi e ragazze del Piemonte e
della Val d'Aosta, con contributi ricevuti via internet da altre parti d'Italia
(perchè il giovane allevatore del XXI secolo naviga on-line!). Basta la passione
per superare la crisi? Scopritelo leggendo le loro storie, 447 pagine ed oltre
100 foto a colori, con alcuni capitoli introduttivi per capire meglio la realtà
dell'allevamento in generale, ma soprattutto quello che riguarda le nuove
generazioni ed il loro futuro. Anche questo libro l'ho pubblicato "in proprio",
pertanto QUI
potete trovare come fare ad ordinarlo, dove trovarlo in vendita e leggere
l'elenco delle presentazioni pubbliche, oltre a notizie, recensioni, commenti
dei lettori, ecc...
"Di questo lavoro
mi piace tutto. Giovani allevatori del XXI secolo, la passione per combattere la
crisi". L'Artistica Editrice 2012. 20,00 euro
E adesso? Bisognerebbe scrivere
qualcos'altro... Provare la narrativa in senso stretto, dopo tutta questa saggistica. Qualche
esperimento c'è,
qui sul
blog.
Siete interessati
ad una proiezione sul tema della pastorizia e pascolo vagante? Vi
interessa vedere la montagna degli alpeggi e dei suoi protagonisti? Contattatemi!
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Ultimo aggiornamento
ottobre 2012
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